Qualcosa di me
Mi chiamo Cristiana, vivo a Roma e sono una Counselor Relazionale. Non sono romana, sono nata in un paese ai piedi delle montagne innevate in un sabato di primavera, all’alba. Ho una sfrenata passione per i viaggi e per la fotografia da quando sono piccola, eppure durante la mia vita mi sono ritrovata a dover mettere da parte tante volte questi due grandi amori. Il mio desiderio di viaggiare in solitaria nasce da un momento di profonda crisi. Se ti interessa sapere qualcosa di più sull’inizio di questo cammino metaforico e di questo blog, puoi leggere il mio articolo l’immagine del viaggio: inizio da qui.
Del viaggio amo la ricerca e la scoperta che costantemente si compensano come due amanti inseparabili. La ricerca e la scoperta di quelle parti di me che si relazionano con il mondo esterno e tutto ciò che vi abita. Amo le persone: osservarle in silenzio, confrontarmi, permettere di farle entrare e uscire dalla mia vita così come loro permettono a me di fare con le loro vite. Sono spesso istanti fugaci, fatti di sguardi in un treno, di indicazioni per raggiungere un luogo della città, di racconti lontani, oggetti smarriti e riconsegnati, ostelli condivisi, aiuti reciproci.
Credo che la naturalezza del confronto tra persone costituisca quel valore aggiunto in grado di fare la differenza nelle relazioni di qualsiasi tipo. Intendo dire, quegli scambi che avvengono senza forzature, aspettative o pregiudizi.
Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole. (Charles Baudelaire)
Come Counselor Relazionale è parte del mio lavoro creare relazioni di guarigione e di aiuto che iniziano con il primo colloquio e che a un certo punto giungono al termine. Anche questa è a mio avviso una parte del viaggio estremamente importante: la fine, o il ritorno. Ogni fase del viaggio porta con sè i suoi insegnamenti: il sogno crea, la pianificazione valuta, la partenza esprime, la percorrenza vivifica, il ritorno raccoglie.
Trovo che la fotografia sia l’unico mezzo in grado di cristallizzare tutte queste fasi. Anche la musica lo fa ma in un modo differente, almeno per me. L’esperienza sensoriale che è in grado di indurre la fotografia non ha paragoni.
“L’essenziale è spesso invisibile; è solo il cuore, e non l’occhio, a poterlo cogliere, ma la macchina fotografica a volte sfiora tracce di quella sostanza” (Isabel Allende)
Ciò che vorrei, è che questo blog possa mettermi in contatto con altri/e viaggiatori/e che come me hanno voglia di condividere le loro storie e le loro esperienze. Che sia durante i nostri viaggi o attraverso lo scambio delle nostre storie non fa alcuna differenza.
Se vuoi contattarmi o raccontarmi una tua esperienza puoi utilizzare il modulo qui sotto oppure inviarmi un Direct su Instagram.
Buon viaggio!